L’evento sostiene le seguenti idee:
- Non può esserci vera democrazia europea senza un potere fiscale autonomo dell’UE.
- Per una vera democrazia europea: abolire il diritto di veto e attribuire poteri diretti al Parlamento europeo nella fiscalità e nella politica estera
Introduzione evento
L’Intergruppo parlamentare per l’Europa, animato da un gruppo di deputati e senatori di diverse forze politiche – Marina Berlinghieri (PD), Francesco Berti (M5S), Massimo Ungaro (IV) alla Camera, Roberto Fantetti (Coraggio Italia), Laura Garavini (IV), Tommaso Nannicini (PD), Gianni Pittella (PD) al Senato – ha organizzato una nuova iniziativa nel quadro del processo della Conferenza sul futuro dell’Europa. Si tratta di un incontro con i membri italiani nella Plenaria della Conferenza, insieme ai Presidenti delle Commissioni Politiche dell’UE di Camera e Senato, al Gruppo Spinelli e all’UEF. La riunione è aperta alla partecipazione dei parlamentari che aderiscono all’Intergruppo e ai parlamentari europei italiani del Gruppo Spinelli. L’obiettivo è quello di avviare un coordinamento tra la delegazione italiana nella Conferenza e il Parlamento italiano, per costruire una strategia condivisa all’interno della Conferenza volta a promuovere quelle riforme dell’UE cruciali anche per il nostro Paese; e di collegarsi in questo senso con il caucus federalista animato dal Gruppo Spinelli, che lavora all’interno della Conferenza per far avanzare il processo di riforma.
Relazione sull’evento
Martedì 3 agosto, dalle 10 alle 12, in modalità on line, si è svolto un incontro che ha visto riuniti i membri della delegazione italiana nella Plenaria della Conferenza sul futuro dell’Europa e alcuni esponenti dell’Intergruppo parlamentare per l’Europa di Camera e Senato, insieme ad esponenti del Parlamento italiano e a membri del Movimento Federalista Europeo. La riunione è stata aperta dall’intervento del Sottosegretario agli Affari esteri con delega per la Conferenza, Benedetto Della Vedova.
Hanno poi portato i loro saluti il Presidente della Commissione Affari Europei del Senato, Dario Stefano (PD), e il Presidente della Commissione Politiche dell’UE della Camera, Sergio Battelli (M5S). Sono seguiti Sandro Gozi, Presidente dell’UEF e parlamentare europeo membro del Gruppo Spinelli, e Luisa Trumellini, Segretaria generale del Movimento Federalista Europeo. Sono quindi intervenuti i membri della delegazione italiana nella Conferenza presenti: Alessandro Alfieri (PD) e Matteo Bianchi (Lega), delegati rispettivamente dal Senato e dalla Camera; Eleonora Evi (Verdi), Fabio Massimo Castaldo (Movimento 5 Stelle), Patrizia Toia (PD), Brando Benifei (PD), parlamentari europei italiani membri della Plenaria della Conferenza; Enrico Rossi (già Presidente della Regione Toscana) e Roberto Ciambetti (presidente del Consiglio regionale del Veneto), delegati del Comitato delle Regioni nella Plenaria. Per l’Intergruppo hanno poi preso la parola: Massimo Ungaro (Camera, Italia Viva), che ha anche moderato la riunione, Laura Garavini (Senato, Italia Viva), Roberto Fantetti (Senato, Coraggio Italia!), Marina Berlinghieri (Camera, PD), Francesco Berti (Camera, Movimento 5 Stelle).
Hanno inoltre partecipato, senza intervenire, un’altra decina di membri dell’Intergruppo parlamentare e una decina di esponenti del MFE, incluso Paolo Ponzano, Segretario generale del Movimento Europeo Italia. In totale una quarantina di persone (tra cui 5 giovani attorno ai 30 anni, con un numero sostanzialmente paritario di uomini e donne).
Il confronto si è focalizzato sull’analisi del processo della Conferenza, sugli ostacoli e sulle opportunità che offre; e sulla necessità di mantenere un forte coordinamento tra i membri della delegazione italiana e il Parlamento nazionale, per cercare di elaborare una posizione condivisa che i vari membri della delegazione italiana possano sostenere ciascuno nei propri ambiti.
Tutti gli interventi hanno rilevato:
– l’importanza dell’occasione offerta dalla Conferenza per migliorare l’Unione europea, grazie anche alla novità del coinvolgimento e della partecipazione diretta dei cittadini
– a questo proposito, sia Bianchi che Ciambetti in particolare hanno parlato della necessità di imprimere un indirizzo costituente al processo della Conferenza;
– la necessità di sfruttare la Conferenza per promuovere una riforma dell’UE che includa anche la riforma dei Trattati; – il ruolo importante dell’Italia nell’UE, che ha la responsabilità di usare al meglio le risorse indicate nel PNRR per dimostrare sia la credibilità del Paese, sia la necessità di rendere strutturale il nuovo corso inaugurato dal NGEU, modificando l’attuale governance economica dell’UE ormai insostenibile nell’attuale quadro politico ed economico internazionale. In particolare c’è stata un’amplissima convergenza sulla necessità di rendere l’UE più capace di agire e di sostenere il proprio modello valoriale nel mondo (molti i riferimenti alla necessità di dotarla di una propria sovranità, che deve coesistere in modo coordinato con quella degli Stati), ma anche più democratica, nel senso di creare una responsabilità diretta verso i cittadini e la possibilità del controllo democratico da parte di questi ultimi.
Questo si realizza:
- con la creazione di un’Unione fiscale e della relativa capacità fiscale autonoma europea e di un bilancio federale di dimensioni adeguate;
- con l’abolizione della regola dell’unanimità;
- con un legame più forte tra eletti e cittadini, da realizzare tramite una riforma della legge elettorale europea (come le liste transnazionali collegate all’elezione del Presidente della Commissione);
- con il rafforzamento del principio di sussidiarietà, per dare maggiore possibilità di partecipazione politica ai livelli di governo sub-nazionali.
La riunione si è chiusa registrando quindi alcune importanti convergenze e indicando la necessità di un prossimo appuntamento dopo l’estate.