Dibattito che sostiene le proposte federaliste:
Riguarda l’evento qui: LINK REGISTRAZIONE
Introduzione
Nell’ambito delle iniziative riguardanti la Conferenza sul Futuro dell’Europa, il MFE e la GFE Piemonte hanno concordato, con tutte le sezioni piemontesi, di organizzare un appuntamento pubblico regionale per dibattere e confrontarsi con i cittadini su quale progetto vorrebbero per l’Europa del Futuro.
L’attuale situazione di crisi che vivono i cittadini europei interessa diversi ambiti. Nel corso dell’incontro verranno approfondite:
- l’emergenza sanitaria e una campagna vaccinale che va a rilento;
- le sfide del Recovery Plan per fronteggiare il disastro economico e sociale dovuto alla perdita di posti di lavoro;
- l’ambiente come bene comune da salvare;
- la messa in discussione dei diritti umani, non ultimo quelli delle donne in Turchia;
- la perenne instabilità in cui versa il continente africano;
- lo strapotere delle multinazionali negli Stati Membri.
A questo quadro desolante, può porsi rimedio solamente con l’Europa Federale dei cittadini, investita di maggiori poteri, risultante da una riforma dei trattati, dotata di una autonomia strategica. Una autonomia che le consenta di avere un ruolo centrale nella definizione delle sue politiche energetiche e tecnologiche, nel perseguire meglio la solidarietà sociale, nel realizzare la fiscalità comune e costruire il suo sistema di sicurezza e difesa.
Moderatore: Carlo Cerrato, Giornalista e segretario generale della Fondazione Giovanni Goria
Sono intervenuti:
- Luisa Trumellini, Segretaria nazionale MFE;
- Tommaso Nannicini, Senatore;
- Matteo Gori, Presidente nazionale GFE;
- Stefano Moscarelli, Segretario regionale MFE.
Relazione evento
Contesto | L’ Assemblea regionale si è svolta on line con la partecipazione soprattutto degli iscritti e simpatizzanti del Movimento Federalista Europeo delle sezioni di Piemonte e Valle d’Aosta.
Metodologia | Si è fatto utilizzo della piattaforma Zoom e diretta streaming sulla pagina Facebook MFE Piemonte. Nello specifico, la piattaforma Zoom era gestita dalla sezione di MFE Torino, il moderatore era collegato dal MFE di Asti, i relatori si trovavano rispettivamente a Roma, Pavia e Barcellona.
Obiettivo | La prima priorità è stata sensibilizzare i militanti e i simpatizzanti delle sezioni piemontesi e aostane sull’avvio della Conferenza sul futuro dell’Europa. La seconda priorità è stata quella di illustrare i punti qualificanti che il Movimento Federalista Europeo intende promuovere presso le comunità di riferimento e nella piattaforma digitale della Conferenza, attivata per raccogliere i contributi dei cittadini europei sulla Europa del Futuro.
Partecipanti | Hanno preso parte all’incontro quasi cento persone, di cui: 40 partecipanti tramite piattaforma Zoom e circa 60 sulla pagina Facebook MFE Piemonte. Complessivamente si è trattato di un pubblico adulto prevalentemente maschile; mentre sui social è stata significativa anche la presenza di un buon gruppo di giovani (almeno 20).
Principali temi trattati | I temi di discussione sono stati diversi: -Recovery Plan, Sanità e vaccini; – Revisione dei trattati europei; – Cambio dell’approccio culturale verso l’Europa; -Creazione di un potere fiscale europeo.
L’atmosfera generale dell’evento e il follow-up | Trattandosi del primo appuntamento regionale nell’ambito della Conferenza per il futuro dell’Europa c’era molta attesa ed entusiasmo. Infatti, Il dibattito si è prolungato per oltre due ore (h 20.15- 22.40), è stato molto partecipato e ha prodotto una ventina domande. I partecipanti hanno posto le loro domande direttamente, oppure via chat tramite il moderatore. Molti di loro hanno richiesto di ripetere questa esperienza, coinvolgendo anche qualche altro centro regionale MFE e far partecipare altre organizzazioni della società civile che vogliano confrontarsi sui temi prioritari del MFE.
Relazione sintetica dell’incontro | La riunione regionale on line ha visto la partecipazione di Luisa Trumellini (segretario nazionale MFE), di Matteo Gori (Presidente nazionale GFE) e la relazione sul tema “Quale futuro per il progetto europeo” del Dr. Nannicini, Senatore della Repubblica. Luisa Trumellini ha evidenziato come le numerose disomogeneità, già evidenti con l’allargamento dell’Unione, mostrino oggi l’esistenza di due impostazioni rispetto al tema della modifica dei Trattati. Per i militanti e simpatizzanti federalisti, il futuro dell’Europa si declina con un solo aggettivo: federale, a costo di immaginare due diversi livelli di integrazione fra i 27 paesi membri attuali della UE. La Conferenza sul Futuro dell’Europa rappresenta un’opportunità da non sprecare, coinvolgendo i cittadini, i partiti politici, le avanguardie parlamentari dei parlamenti nazionali, i movimenti europeisti ma anche i militanti europeisti e federalisti. Le sezioni pertanto devono creare alleanze, convergenze dal basso, dandone poi rilievo nella piattaforma per farlo arrivare alla Conferenza e ai decisori politici. Matteo Gori ha insistito sulla necessità di superare la retorica corrente sul futuro e sui giovani, che spesso costituisce una scusa per non impegnarsi davvero nel presente. Per il leader dei giovani federalisti italiani la Conferenza è l’occasione per compiere scelte coraggiose ed il momento delle riforme strutturali; ridiscutendo per esempio le competenze delle istituzioni europee e affrontando il nodo della costruzione di una capacità fiscale europea. Tommaso Nannicini ha costatato che in occasione di questa emergenza sanitaria e crisi economica l’Europa ha mostrato di esserci davvero, non solo come guardiano di una malintesa austerità come era avvenuto nel 2008. Infatti, a quel tempo, mentre gli USA e altri stati si apprestavano ad impostare una politica espansiva, l’Europa riuscì a salvarsi dal collasso solo grazie al “whatever it takes” di Draghi. Allo stato attuale la Commissione, la BCE e poi anche il Consiglio hanno preso delle decisioni importanti, pur in assenza di modifiche dei Trattati. Anche secondo il senatore, è giunto per l’Europa il momento di dover andare verso una vera unione fiscale e un bilancio europeo. Non ci può essere una politica monetaria autonoma senza una politica fiscale europea; entrambi sono le due facce di un passaggio per nulla scontato o automatico. Non si tratta di un passaggio tecnico ma politico, come a suo tempo con l’Euro, e l’Europa deve riprendere il proprio cammino a fare i passi che mancano ad una reale integrazione politica. Diventa quantomai doveroso modificare la propria architettura istituzionale o decidere di andare avanti con chi è pronto alla responsabilità di questi passi. Infatti, non ci sarebbero solo gli antieuropeisti da combattere, ma anche gli europeisti della domenica, quelli del bancomat, del “prendi i soldi e scappa!”, senza volersi assumere ulteriori responsabilità per il bene comune dell’Unione nel suo insieme. L’On. Nannicini pone anche l’accento sulla costruzione di un’unione sociale che radichi la cittadinanza europea in uno zoccolo duro di diritti sociali europei. Infine, richiama tutti al ruolo della politica come strumento per compiere scelte coraggiose e responsabili, con l’aiuto degli stessi cittadini europei; quei cittadini che la Conferenza si propone di coinvolgere in modo democratico con la piattaforma digitale. Stefano Moscarelli, nelle sue conclusioni, ha esortato ad andare avanti uniti, coinvolgendo il più possibile i simpatizzanti e i cittadini disponibili, non facendo della Conferenza solo un’occasione di propaganda, ma di discussione vera e positiva.
Domande dal pubblico | – Cosa implica per l’UE la denuncia di Biden sul genocidio armeno? – Che posizione ha l’Europa sulla politica migratoria? – Quale contributo può dare il MFE alla Conferenza? – Come superare il problema della disinformazione sull’Europa?
Domande poste ai presenti
- Viarengo: se l’UE non sa decidere sulle immigrazioni, come può reggere sulla interreligiosità? Non c’è bisogno anche di un sussulto etico per affrontare i problemi contemporanei?
- Rossolillo: come modificare i criteri di finanziamento dell’Unione?
- Trinchieri: quali contributo possono dare le forze politiche per sostenere la Conferenza? Di fronte agli attacchi di Erdogan e di Putin, non è urgente una reazione forte e adeguata da parte dell’UE?
- Spoltore: come reagire ai tentativi in atto di svuotare di contenuto la Conferenza?
- Mattagliano: che cosa fare rispetto alla riluttanza di alcuni paesi (Polonia, Finlandia) di approvare il Recovery Plan?
- Arri: come può l’UE interpretare il proprio ruolo in modo adeguato sullo scenario internazionale e sul tema della violenza sulle donne? Le risposte, da parte di Nannicini e di Trumellini, hanno evidenziato l’urgenza di superare i limiti di un’Europa “bicefala”, contraddittoria e debole, fatta di persone che la amano e la odiano temendone l’evoluzione. Ancora i relatori mettono in luce l’esigenza di superare una prospettiva solo economica e funzionalista; l’opportunità di fare le forzature necessarie per andare avanti e costruire l’Europa federalista, sovrana e democratica, innanzitutto con chi ci sta; l’importanza di sostenere in tutti i modi possibili la Conferenza sul Futuro dell’Europa.
Proposte che i partecipanti hanno deciso di presentare | I relatori e i partecipanti sposano pienamente l’europeismo del Movimento Federalista Europeo perché è politico e federalista. Quindi concordano con una visione d’ Europa non solo fondata sulla moneta e mercato unico, ma da intendersi come soggetto politico che, dotato finalmente di un’istituzione con cervello e cuore europei, sappia prendere decisioni di bilancio, superando l’unanimismo del metodo intergovernativo. Sostengono dunque pienamente la costruzione di un bilancio europeo, il superamento del metodo intergovernativo e del voto all’unanimità nel Consiglio e nel Consiglio Europeo.